DSA - aiuto psicologico disturbi apprendimento Mestre Venezia

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.
(A. Einstein)

DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Valutazione e Potenziamento dei prerequisiti agli apprendimenti scolastici

I prerequisiti sono delle abilità cognitive di base necessarie per l’apprendimento delle future abilità scolastiche, come la lettura, la scrittura e il calcolo. 

Per imparare a leggere, a scrivere, a far di conto, un bambino deve imparare prima una serie di operazioni preliminari che possono essere potenziate sin dalla scuola dell’infanzia.

Valutare i prerequisiti dell’apprendimento permette di riconoscere tempestivamente quei casi che potrebbero incontrare difficoltà nei primi anni scolastici e prevenire l’instaurarsi di meccanismi disfunzionali.

Potenziare i prerequisiti dell’apprendimento significa proporre attività che stimolano e aiutano la persona a sviluppare al meglio le sue risorse cognitive.

Valutazione e Potenziamento delle difficoltà scolastiche e DSA

Disturbi dell’Apprendimento comprendono, secondo la classificazione del DSM IV, il Disturbo della Lettura, il Disturbo del Calcolo, il Disturbo dell’Espressione scritta, chiamati anche Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia. Oltre ad una valutazione essenziale sulla presenza o assenza di un Disturbo dell’Apprendimento, segue un approfondimento neuropsicologico mirato ad individuare quali strategie usi il bambino e a studiare varie funzioni, quali la memoria, le capacità attentive, il linguaggio e le abilità prassico-costruttive.

DISLESSIA

Il disturbo della lettura o dislessia riguarda l’accuratezza della lettura o la velocità o la comprensione del testo scritto. I sintomi comuni comprendono l’incapacità di distinguere le forme di letture simili o di associare particolari suoni coi simboli delle lettere. Questa difficoltà può essere notata già alla scuola per l’infanzia, ma il disturbo raramente viene diagnosticato fino a che il bambino non si dimostri incapace di acquisire i livelli iniziali della lettura. A volte il bambino con disturbo di lettura non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dall’anno. Può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra-sinistra; ieri-domani; mesi e giorni) e può avere difficoltà ad esprimere verbalmente ciò che pensa; in alcuni casi sono presenti anche difficoltà nella capacità di prestare attenzione e concentrazione o in alcune abilità motorie (ad esempio allacciarsi le scarpe). Il bambino finisce per avere difficoltà emotive, ma questa è una conseguenza piuttosto che la causa dei problemi della lettura. Sono le difficoltà ad apprendere con più fatica e con più tempo degli altri e i pochi successi sperimentati che possono portare il bambino a perdere la fiducia in se stesso, ad abbassare la sua autostima, a produrre disadattamento scolastico e disturbi di tipo ansioso o depressivo.

DISORTOGRAFIA

Si tratta di un Disturbo Specifico della Scrittura dato da una significativa compromissione della automatizzazione delle regole ortografiche di trasformazione dei suoni in segni connessi a formare delle parole.

DISGRAFIA

Il bambino disgrafico presenta difficoltà a scrivere nelle righe e a organizzare gli spazi del foglio. Le lettere tracciate sono di forma irregolare e a tratti quasi illeggibili. Spesso vi sono difficoltà nell’orientarsi nello spazio grafico e a rispettare i margini del foglio, a lasciare gli spazi corretti tra i grafemi e le parole, nel disegnare e nella riproduzione di parole e frasi dalla lavagna e nel tenere in modo corretto la penna.

DISCALCULIA

Il Disturbo di Apprendimento del Calcolo significa specifica compromissione delle abilità aritmetiche, che si presenta al di sotto del livello atteso in base all’età del bambino, al suo livello intellettivo e alla sua scolarizzazione. Gli errori nel sistema di calcolo sono stati attribuiti a differenti tipi di difficoltà:

  1. Errori procedurali e di applicazione di strategie: IL BAMBINO NON SI RICORDA COME SVOLGERE AD ESEMPIO LA DIVISIONE E I VARI PASSAGGI CHE COMPORTA.
  2. Errori nel recupero di fatti aritmetici: IL BAMBINO CONTA USANDO LE DITA E NON RICORDA IN POCHI SECONDI CALCOLI SEMPLICI.
  3. Difficoltà visuo-spaziali: IL BAMBINO INCOLONNA MALE L’OPERAZIONE.

Una valutazione diagnostica permette di valutare quale componente sia deficitaria nell’ambito logico-matematico e indirizzare in modo maggiormente preciso l’intervento riabilitativo.

Il potenziamento dei Disturbi di Apprendimento può riguardare lettura, scrittura o calcolo, creando percorsi riabilitativi ad hoc sui punti di forza e di debolezza di ciascun bambino ed usando metodologie costantemente aggiornate sui progressi in ambito scientifico. In alcuni casi può essere consigliabile effettuare dei training di potenziamento cognitivo di funzioni altre abilità, come l’attenzione, la memoria, l’abilità visuo-spaziale, il problem-solving.

Lo scopo di un programma riabilitativo è di rafforzare il processo che si è dimostrato debole nella diagnosi, ad esempio velocizzare la lettura se la diagnosi è di dislessia. Una parte fondamentale è la relazione con il bambino, centrata a farlo diventare consapevole delle sue capacità, a fargli vedere l’importanza dell’allenamento e ad accompagnarlo ad acquisire maggior sicurezza in se stesso. Talvolta gli aspetti emotivi conseguenti alla dislessia possono ostacolare il miglioramento del bambino; per questo è importante tenerli presente ed agire anche su questi.

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